Bronzo per l’Italia

31 Ottobre 2010
E’ UN’ITALIA DA SOGNO: BATTE TAIWAN E CONQUISTA LA MEDAGLIA DI BRONZO ALLA “COPPA INTERCONTINENTALE”

Gli azzurri sono stati stellari: mai si era vista una nazionale espressione del nostro campionato mantenere una intensità tecnica e mentale come quella mostrata in questo autunno 2010. Coronata una stagione indimenticabile

Esplode la gioia azzurra, l'Italia è terza nella Coppa Intercontinentale (Ratti/Fibs)

L’Italia del baseball scrive una pagina di storia. Battendo (4-3) allo stadio “Intercontinentale” di Taichung i padroni di casa di Taiwan, la nazionale azzurra conquista la medaglia di bronzo della diciassettesima Coppa Intercontinentale. E’ la prima volta che il baseball italiano sale sul podio di una manifestazione organizzata dall’IBAF.  La data di oggi rimarrà scolpita nella storia del nostro movimento.

Domenica 31 ottobre è una splendida giornata di sole a Taichung. L’atmosfera allo stadio “Intercontinentale” è inimitabile. Come sempre, quando gioca Taiwan. Oggi sono addirittura in azione ben 3 capi claque in differenti zone dello stadio.
L’Italia parte aggressiva contro Chen Hung Wen (che ha giocato in Doppio A per i Cubs con Maestri). Dopo che Granato ha aperto con una rimbalzante che ha indotto all’errore l’interbase cinese Kuo Yen Wen, Infante mette a terra un bunt sul quale il terza base Lin Han è in ritardo. Il tiro è alto e porta Granato fino in terza. Il punto azzurro arriva sulla rimbalzante in diamante di Chiarini che poi, con un out, ruba la seconda.
Ramos piazza un singolo davanti all’esterno sinistro. La doppia rubata vale il secondo punto azzurro.
Sul singolo di Chapelli però Ramos non va oltre la terza e l’azione sfuma quando Sambucci è il terzo out al piatto.

Anche l’inizio del partente italiano Cillo (che lancia con 3 soli giorni di riposo) non è facile. Con un out, Kuo batte valido, arriva in seconda su palla mancata e segna sul singolo del designato Lin Chih Sheng.
Cillo accusa il colpo, concede una base per ball, ma chiude poi mettendo al piatto l’esterno sinistro Lo Kuo Hui.
Non è certo il Cillo visto con la Corea. Al secondo, con un out e Lin Han in prima, le valide consecutive dell’esterno centro Lin Che Hsuan e di Kuo valgono il pareggio e inducono il manager azzurro Mazzieri a rilevare Cillo con Grifantini.

La partita diventa un duello di lanciatori tra il rilievo azzurro e Chen. Entrambi illuminano costantemente la pistola radar con lanci sopra le 90 miglia all’ora.
Chen spaventa gli azzurri con 3 strike out in fila tra terza e quarta ripresa, ma al quarto trema su 2 contatti buoni e sfortunati di Vaglio (in bocca al terza base) e Sambucci (gran corsa all’indietro e presa dell’esterno sinistro).

Al quinto l’Italia torna in vantaggio. Con un out, Infante guadagna la base per ball. Sul batti e corri di Chiarini,  il terza base dell’Italia arriva fino in terza e segna sul secco doppio di Ramos a destra. Chiarini si ferma invece in terza e la ripresa si chiude sullo strike out di Angrisano.
Al cambio campo va in difficoltà anche Grifantini, che concede 2 valide a Chen e Lin. Il catcher Chen Chun Hsiu porta avanti entrambi con un bunt , mettendo in posizione punto i corridori del potenziale vantaggio di Taiwan. Lo si arrende, girando a vuoto un impressionante slider di Grifantini. Il pitcher del Parma va in vantaggio di 2 strike anche sul prima base Kao Kuo Ching, poi mette al piatto Lin Han in 3 lanci.

Il secondo rilievo cinese Lin Yu Ching mostra problemi di controllo. L’Italia lo aiuta quando Sambucci viene colto rubando con Vaglio immobile nel box di battuta (è possibile ci sia stata un’incomprensione sui segnali). Dopo la terza base ball della ripresa, Taiwan chiama dal bull pen Huang Chih Lung, che chiude l’inning mettendo al piatto Granato.
Al settimo però Huang viene toccato da un gran doppio che Infante spedisce dietro l’esterno destro. Un lancio pazzo porta Infante in terza e, dopo la base a Chiarini, sulla rimbalzante di Ramos arriva il quarto punto azzurro.
La risposta di Taiwan è immediata. Lin accoglie il terzo pitcher azzurro Cicatello con un singolo e poi ruba la seconda. Le 2 battute in diamante di Chen e Lo, la seconda a pochi passi da casa base, valgono la segnatura. La rimbalzante di Lo la raccoglie Cicatello, che dà stranamente priorità ad eliminare il corridore che cerca di raggiungere la prima. Quando cerca l’out a casa, è tardi. Sull’arrivo di Lin l’Italia protesta, ma il replay televisivo dà ragione all’arbitro cubano Valdes: Angrisano non riesce in effetti a toccare il corridore.

Il finale è davvero emozionante. Con 2 out, all’ottavo Lin sorprende la difesa azzurra con un drag bunt . L’Italia corre ai ripari e sostituisce Cicatello con Maestri, che per chiudere l’inning ha bisogno di appena un lancio. Lin parte infatti verso la seconda, ma Angrisano lo fredda con un gran tiro.
Il nono attacco cinese si apre con l’eliminazione del pericoloso Kuo (che era a 3 su 4), ma Maestri passa poi in base Chen. Il capitano di Taiwan Lin Chih Sheng (stella della CPBL con i La New Bears) è accolto in battuta da un frastuono impressionante, ma Maestri non si fa intimidire. Va in vantaggio con un paio di bombe oltre le 90 miglia all’ora e finisce l’avversario con uno slider maligno, sul quale Lin si avvita.
Maestri va sui 2 strike anche contro il pinch hitter Hsiao Po Ting, che poi piazza la palla dove il tuffo disperato di Infante non può arrivare. La scena si ripete su Lo, che poi guadagna la base per ball.
Con tutti i cuscini occupati si presenta a battere il prima base Kao Kuo Ching. La scena si ripete: il battitore va sotto di 2 strike e l’adrenalina si avverte ovunque in uno stadio impazzito. Con tutto il pubblico in piedi, Kao batte su Maestri, che punta deciso verso la prima e consegna al guantone di Sambucci la palla di un trionfo storico per il baseball italiano.