Finisce la Premier 12 per l’Italia

15 Novembre 2015
FINISCE LA PREMIER 12 PER L’ITALIA

L’articolo di Stefano Arcobelli, gazzetta dello sport.

Maestri sul monte

L’Italia saluta il Premier12. Contro Cuba la partita migliore.

Nell’ultima partita della prima fase, gli azzurri si congedano dal torneo dove hanno collezionato solo sconfitte. Contro i caraibici l’effimera soddisfazione di aver messo in difficoltà una delle migliori scuole dei diamanti

Cuba-Italia 2-1
ITALIA: Infante (5) 0/4, Epifano (6) 1/4, Vaglio (4) 2/4, Chiarini (bd) 0/3, Sambucci (3) 0/4, Morreale (9, Ambrosino 7), Noguera (7, Reginato 0/1), Mineo (2,ph Celli, Bertagnon) 1/2, Retrosi (8, Desimoni).
CUBA: L. Gurriel (4) 0/3, Yun. Gurriel (8) 0/0, Yul. Gurriel (5) 0/3, Despaigne (7) 1/3, Betancourt (3, Santoya 1/3), Alarcon (2) 1/4, Hernandez (9) 1/4, Vazquez (bd) 1/4, Manduley (6) 1/2. Lanciatori – Torres 6.2rl, 4so, 0bb, 6bv, Moinelo (v.) 2.rl, 2so, 0bb, 0bv, Maestri 4.2rl, 6so, 2bb, 4bv, Nielsen (p.) 2rl, 2bb, 2so, 3bv, Panerati 1.3rl, 1 so, 0bb, 0bv. Punti, Italia 010.000.000: 1 (6-0); Cuba 010.000.10x: 2 (7-0). Note: doppio Yun. Gurriel, Vaglio.

A Taiwan, l’Italia del baseball perde anche la quinta e ultima partita della prima fase ma fa soffrire Cuba sino alla fine. Forse come mai successo. Del resto, la nazionale della Rivoluzione è l’unica che gli azzurri non sono mai riusciti a battere. Cuba non a caso vanta 25 titoli mondiali (l’ultimo nel 2005 a Rotterdam) e 31 podi, 2 ori e 2 argenti olimpici, 12 titoli panamericani e 10 Intercontinentali, l’ultimo nel 2006, quando le fughe dei suoi giocatori verso l’Eldorado Mlb sono diventate più massicce (nel 2015 sono stati 33 i cubani nelle franchigie Usa). Un Premier 12 che viene archiviato dal gruppo Mazzieri come grande esperienza, ed anche questa sfida giocata bene contro i caraibici dimostra che nulla è impossibile.

Ottimo ancora una volta Maestri sul monte, caldo ancora dal box Alessandro Vaglio (bravo anche in una difesa per la prima volta impeccabile in ogni giocata) e una gran soddisfazione quella di aver spaventato, messo in difficoltà una delle migliori scuole dei diamanti. Dove si giocano nel campionato nazionale molte più partite, dove il baseball è sport nazionale, dove ci sono sicuramente più praticanti.

Come commena il capitano Mario Chiarini “ci sono diversi fattori da analizzare. Certo, il fatto che il nostro campionato fosse finito 2 mesi prima ha influito. E’ sotto gli occhi di tutti: qui si affrontano giocatori di 20, 21 anni che fanno 500 turni alla battuta all’anno. Da noi un giocatore arriva a maturità verso i 30 anni, in altri paesi a 22 o 23 anni sono pronti. E’ difficile essere vincenti a questi livelli se non si gioca a questi livelli con continuità” .

LA PARTITA — A basi piene, per la prima volta in questo torneo e dopo un doppio di Vaglio, Alex Sambucci batte in doppio gioco ed il primo inning si chiude a zero danni per Cuba. Un’occasionissima azzurra. Anche Alessandro Maestri gestisce bene il primo inning, lasciando a zero i battitori caraibici (compreso uno strikeout ad Alfredo Despaigne) che arrivano in base solo con Yunieski Gurriel. Nel secondo inning, il partente Torres subisce una valida da Morreale. E Mineo scaglia il singolo del vantaggio azzurro, con 4 uomini rimasti in base in 2 riprese. Ma Cuba pareggia nel secondo turno con un singolo del designato Vazquez.

Al terzo, Maestri lancia sliders che disorientano i forti battitori cubani, i quali tuttavia in questo torneo non sono andati oltre 2 fuoricampo complessivi (8 Taiwan,7 Olanda). Il match prosegue nel segno dell’equilibrio: Maestri mostra controllo e sicurezza sino al sesto quinto quando viene rilevato da Nielsen, in attacco si mette ancora in mostra Vaglio anche se resta in base, Torres effettua pochi lanci ma soffre ed al settimo inning Victor Mesa lo sostituisce.

La difesa azzurra fa un buon lavoro anche nel settimo attacco cubano che raggiunge la seconda, porta intenzionalmente in base Yulieski Gurriel, terza base e con la stessa casacca nuero 10 del mitico Omar Linares (colui che rifiutò 10 milioni di dollari dai NY Yankees “perché preferisco lottare per 10 milioni di cubani”) e batte il 2-1 del primo vantaggio caraibico con Alfredo Despaigne, passato dalle leghe nipponiche. L’assistenza a casa di Ambrosino nei entrato non parte mentre Cuba festeggia il punto con 2 out, e Mazzieri manda sul monte il mancino Luca Panerati che riesce a chiudere la ripresa e quella successiva. Peccato davvero. Una sconfitta piena di rimpianti, perdere: e di un solo punto.

ALTRE PARTITE — La R.Dominicana (che vanta il titolo iridato del Classic 2013) chiude a zero vittorie, battuta dal Messico 9-6; Portorico ferma Taiwan al 12° inning per 5-4; il Canada batte l’Olanda 3-1.