Mi chiamavano Maesutori

Elio, le sue passioni tra baseball e teatro

20 Dicembre 2021

L’articolo sul sito di Radio Capital.

E’ uscito da poco un libro che Elio (di Elio e le storie tese) ha scritto a quattro mani con Alessandro Maestri “Mi chiamavano Maesutori. Il baseball e la vita. Dalla Romagna al Giappone passando per gli USA“, una lunga lettera d’amore per il baseball, destinata a entusiasmare vecchi tifosi e a coinvolgerne di nuovi.

Elio è ospite all’Ora Daria per raccontarci questa sua passione: “Partiamo dal fatto che il baseball è lo sport più bello di tutti. Che sia incomprensibile lo ammetto, il trucco è guardarlo con qualcuno che te lo spiega. Abbiamo provato a raccontare questo sport attraverso l’avventura incredibile di un ragazzo che viene chiamato per far parte di un progetto della Major League Baseball Americana per portare degli italiani nel campionato degli Stati Uniti ma non va molto bene. Passando dall’Australia viene chiamato per giocare in Giappone e trasforma la sua delusione in una grande vittoria.”

Mi chiamavano Maesutori

PERCHÈ PROPRIO IL BASEBALL

Faso, il bassista del gruppo, mi aveva detto che dovevamo trovare uno sport da fare tutti insieme che non fosse il calcio perché lui odia il calcio. Allora abbiamo scelto il baseball. E da lì lentamente ci siamo innamorati, anzi, siamo diventati letteralmente schiavi. Una schiavitù che è iniziata piano e poi è diventata una grande passione.”

L’INCONTRO CON LINA WERTMULLER

“Ho fatto teatro, da vent’anni faccio teatro ormai. Lina Wertmuller mi aveva voluto a tutti i costi insieme a Giuliana De Sio, mi volevano come interprete maschile di ‘Storia d’amore e d’anarchia‘, che in realtà nacque per il teatro. Il film ebbe un successo incredibile e decisero di riportarlo alle origini ma non trovarono il corrispettivo maschile di Giancarlo Giannini e si erano fissate che avrei dovuto farlo io, io che non avevo nessuna esperienza del genere. Mi sono negato per mesi, loro insistevano e alla fine mi sono detto ‘ok, vado, conosco la Wertmuller, le dico no e poi torno a casa’. E invece mi hanno convinto. La cosa incredibile è che quando sono andato via da casa sua ho incontrato Giannini e Mariangela Melato. Devo dire che ho fatto bene, il teatro è una cosa incredibile, la consiglio a tutti come il baseball. Voglio essere franco: la TV non ha lo stesso fascino.”